di e regia Corrado d’Elia
con Corrado d’Elia
“Ci accostiamo alla Commedia di Dante con la consapevolezza che non si tratti di un viaggio immaginario, ma del viaggio della nostra stessa vita.
Il nostro stesso viaggio. Un autentico cammino dentro di noi.”
Corrado d’Elia
L’incipit numerologico con cui inizia la performance poetica non comporta una mera descrizione dell’opera, ma riassume una riflessione più complessa sui quei parametri che costituiscono l’essenza del vivere, specchiati nei loro riferimenti umani e divini. Il primo canto o prologo, il quinto con la tragedia d’amore di Paolo e Francesca; il XXVI con la Bolgia di Ulisse, personaggio collocato all’ottavo cerchio per fraudolenza a causa dell’inganno del Cavallo di Troia e per il suo disprezzo verso le cose sacre; la terribile vicenda del Conte Ugolino della Gherardesca che addenta il cranio dell’arcivescovo Ruggieri (canto XXXII), ritenuto da lui responsabile della sua fine nella torre della Muda con i figli, da cui il presunto cannibalismo per sopravvivenza (canto XXIII) e infine l’orribile descrizione di Lucifero nelle acque gelide del lago Cocito (canto XXXIV); cui segue il percorso lungo la burella verso il Purgatorio, sono i passaggi che D’Elia, con elegante semplicità, affronta nel suo cammino dentro l’Inferno dantesco individuando le allegorie con i drammi umani, siano essi sentimentali, epici o comportamentali.
produzione Compagnia Corrado d’Elia
durata 60’
euro 8