di Mario Gumina
Nelle poche barberie di provincia che oggi rimangono ci sono specchi rettangolari appannati dal tempo, sedie cigolanti, arnesi arrugginiti,
odore di brillantina e impazienti avventori in silenziosa attesa del proprio turno. Ma soltanto mezzo secolo addietro la barberia era il
luogo di ritrovo preferito dai signori. Un posto discreto, dove discutere liberamente dei propri affari e delle proprie idee. E c’era la musica,
c’era il caffè e c’erano gli aneddoti balzani del fidato barbiere. La barberia era, in poche parole, il punto nevralgico del paese.
L’idea portante dello spettacolo è ricreare l’atmosfera di quei tempi non troppo lontani in cui il barbiere cantava, suonava, serviva da
bere, consigliava i suoi ospiti e, naturalmente, faceva barba e capelli. Nel gioco, il palco non è altro che la barberia medesima, animata dai
tre aspiranti barbieri, e la platea una grande sala d’attesa. Il pubblico tutt’intorno ne definisce i confini spaziali e assurge a parte integrante
della sala medesima, cioè dello show. Sciamani e dottori, veri e propri artisti del cuoio capelluto deter-
minati a curare, a suon di lozione, qualunque problema, i barbieri/ musicisti ostentano orgogliosi il proprio talento gestuale, certi che
il cliente uscirà pulito e liscio, rigenerato nel corpo ed elevato nello spirito.
produzione
Teatro Necessario
Colorno Parma
Biglietti:
adulti € 7
bambini* € 6
Riduzioni
*Fino a 12 anni (fino a 3 anni ingresso gratuito)