Paolo Rossi
Biglietti a partire da € 15
Intero € 26
Ridotto senior € 23
Ridotto junior € 15
Drammaturgia Paolo Rossi e Carlo G.
Gabardini
Ideazione e regia Paolo Rossi
Con Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari,
Caterina Gabanella, Laura Bussani,
Alessandro Cassutti
E con la partecipazione del pubblico
Aiuto regia Luca Orsini
Scene Lorenza Gioberti
Costumi Elisabetta Menziani
Luci Elena Vastano
Produzione Agidi
120’ senza intervallo
Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi, ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale, nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della Trilogia del teatro nel teatro, si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo, di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “Col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello, pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo, ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!”. E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse”. Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono.
Dal lunedì al venerdì: 16:30 - 18:30 (esclusi festivi) e un’ora prima della rappresentazione
Martedì: 10:30 - 12:30 solo dal 23/09 al 22/11
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