con e regia Christian Poggioni

scenografia e costumi di Aurélie Borremans

L’evento cui si riferisce l’Apologia è l’autodifesa che Socrate - vittima di una congiura politica e accusato di empietà e di corrompere i giovani - pronunciò davanti ai giudici di Atene nel 399 a.C. Il suo allievo Platone ne fu testimone oculare.
È questo di Platone il dialogo politico per eccellenza, che vede di fronte un uomo e la sua comunità nel drammatico confronto sul senso di vivere personale e politico. La riduzione drammaturgica rispetta l’originalità del testo platonico e la messa in scena mira a una comunicazione immediata e coinvolgente, affinché risuonino vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza diretta di Platone ce li tramanda. La rappresentazione ruota attorno al dialogo tra Socrate, i suoi accusatori e i 500 giudici della polis che, nello spettacolo, prendono simbolicamente vita grazie alla presenza del pubblico stesso.

Perché vederlo: la riduzione drammaturgica conserva la fedeltà e l’originalità del testo di Platone e la messa in scena propone una comunicazione diretta e coinvolgente ai fini di far risuonare vivi e attuali il pensiero e la vita di Socrate così come la testimonianza di Platone ce li tramanda.

 

Al termine dello spettacolo viene proposto un “drama-forum”, in cui gli spettatori potranno fare domande, esprimere suggerimenti e sensazioni che lo spettacolo ha alimentato.

durata 60’