O. Respighi, Notturno (dai Sei Pezzi per pianoforte)
C. Debussy, Clair de lune (dalla Suite bergamasque), L'isle joyeuse
F. Chopin, 24 Preludi
"Attraversare tutti i Preludi significa fare un viaggio drammatico, forte, intenso; è un'altra esperienza, quasi mistica. Chopin è poesia pura per pianoforte" (Campaner, intervistata, Corriere della sera, 4.6.2019)
Chopin, Debussy: maghi della sonorità pianistica. Chopin ha inventato un timbro che forse è fra i più belli mai creati da un compositore. E con una prospettiva proiettata verso il futuro: perché con la tastiera moderna si possono realizzare meglio le sue idee di quanto potessero al tempo, coi modesti pianoforti dell'epoca. Debussy, che pure ha sperimentato dei timbri unici, era appassionato della musica di Chopin. Nell'Isle joyeuse, che ascoltiamo, dichiarò "che aveva qui riunito ogni possibile modo di suonare il pianoforte, mettendo insieme forza e grazia".
Gloria Campaner ha inciso Schumann e Rachmaninov (EMI, 2013), poi il Secondo di Rachmaninov con l’Orchestra della Rai (Warner, 2017); Schumann con l'Orchestra della Fenice di Venezia(Warner, 2018).E' stata premiata con una Fellowship da parte del Borletti Buitoni Trust, fondazione creata per il sostegno e la promozione di giovani talenti musicali, che ha promosso più di cento musicisti ed ensembles in tutto il mondo.
In Italia l'abbiamo ascoltata all' Accademia di Santa Cecilia, Teatro la Fenice di Venezia, al Festival MiTo, al Festival di Brescia e Bergamo, alla Società del Quartetto di Milano, I Concerti del Quirinale di Radio3, Ravello Festival, MusicaInsieme di Bologna, Ferrara Musica, Bologna Festival, con l’Orchestra della Rai; mentre all’estero alla Carnegie Hall di New York, la Disney Hall di Los Angeles, la Kioi Hall di Tokyo, l’NCPA di Pechino, la Salle Cortot di Parigi.