Aula Magna Liceo Verri
Molto bella la proposta del Quartetto di incastonare fra il primo dei Quartetti che Mozart dedica a Haydn, e la grande maturità del lavoro schubertiano, i Cinque Pezzi che Webern compose nel 1909 – di non frequente ascolto.
Un programma di contrasti, che ci consente di traguardare ciascun pezzo attraverso gli altri due; in particolare attraverso l’icastica sintesi weberniana.
Dopo gli esordi tardoromantici, Webern nel 1908 inizia a esplorare “L’atmosfera di un altro pianeta” (S. George). Iniziano a mancare i riferimenti alla tonalità e alla stabilità ritmica. La strada dell’atonalità doveva sfociare anche nell’abbandono dell’elaborazione tematica. La soluzione di Webern consiste nella elaborazione di una poetica di drastica concentrazione del materiale musicale, internamente illuminato dalla caleidoscopica cura di ogni singolo dettaglio, perfettamente calibrato.
Il giovane Quartetto Van Kuijk ha vinto nel 2015 il Premio della celebre Wigmore Hall di Londra.
Entrato subito nel progetto New Generation Artists di Radio3 della Bbc, è inoltre stato scelto dalla Philharmonie di Parigi quale “Echo Rising Star”. Frequente ospite della citata Wigmore Hall, il Quartetto ha tenuto concerti, tra le altre, alla Philharmonie di Berlino, al Musikverein di Vienna, alla Tonhalle di Zurigo, ai Festival di Verbier, Lockenhaus, Stresa. Tra i progetti della stagione 2018/19 il debutto al Lincoln Center di New York.
Il Quartetto incide per Alpha Classics (Outhere): il primo CD, dedicato a Mozart (Divertimento K. 136, Quartetti K. 428 e K. 465 “delle dissonanze”), uscito nel 2016, è stato premiato con lo “Choc de Classica” e il “Diapason découverte”. Nel 2017 ha fatto seguito un altro lavoro, con autori francesi (Debussy, Ravel, Chausson); e nel 2018 un terzo CD, dedicato a Schubert (Quartetti n. 10 e n. 14 “La morte e la fanciulla”).