Prosa
Venerdì, 14 Febbraio 2025 - 20:45
Dialogo

Biglietti a partire da € 15

Biglietti

Intero € 26

Ridotto senior € 23

Ridotto junior € 15

Regia Mauro Simone
Produzione Compagnia della Rancia

Musiche Lumi (Elena Nieri e MAtteo Volpotti)
Testi Elisabetta Tulli 
Movimenti coreografici Nadia Scherani 

Durata

70’ senza intervallo

Questo spettacolo sostituisce "Tra queste pagine Lear", che è stato annullato a causa di un problema di salute di un attore. Ci scusiamo per il disagio.

 

Siamo in un paesino della Sicilia, in una giornata calda d’estate, verso le tre del pomeriggio quando le strade si svuotano, le finestre delle case parlano di telegiornale, melanzane fritte e penichelle da “panza piena”… Ada e Santuzzo si fanno un bagno ristoratore. 
In spiaggia ci sono solo loro due e il vecchietto del chiosco che prepara dei “seltz” per digerire e dei gelati stecco fatti da sua moglie, “…che quelli della Algida se lo sognano uno così”. 

Ada lavora come ricamatrice, Santuzzo vende il pesce e suona la chitarra. Se la porta sempre insieme. “Cantare non fa mai male”, dice lui. 
Non si conoscono. Non si sono mai accorti uno dell’altra. Nemmeno a messa la domenica. 
“Ma tu dove sei stata nascosta tutto questo tempo, sotto il mare?” Così si domandava il ragazzo guardando gli occhi dolci di Addolorata, che di dolore poi, non aveva nulla, perché il suo sorriso arrivava da un golfo all’altro della Sicila bella. 

Questo incontro è fatale. I due decidono di camminare insieme, di guardare avanti e osservare le loro orme che restano sulla spiaggia mentre le onde le spazzano via. 
E poi la vita è così… ti incontri, ti ami, ti sposi e fai un figlio… un bel maschietto. Che ogni tanto non parla, che è timido, che si vergogna a parlare ad alta voce… ma se gli metti una chitarra in mano la sua voce arriva fino a Reggio Calabria. 

A suonare glielo ha insegnato suo papà, tra una pescata e l’altra tra un bacio non dato e un amore silenzioso. 
Il figlio cresce, i tempi cambiano e decide di lasciare la Sicilia, perché la ama, ma che ci vuoi fare in un paesino così piccolo?! Lui il pescatore, come suo padre,  non lo vuole fare. 

Così Ada e Santuzzo restano soli. Il tempo passa e ogni cappotto che si infilano diventa sempre più pesante, e quando si infila il cappotto della gelosia si sente il profumo di un’altra donna, quando si infila il cappotto del dolore si sente il respiro della rassegnazione, quando si infila il cappotto della partenza si sente il silenzio dell’assenza

Solo allora si scopre la bellezza di quell’amore a prima vista, di quel gelato allo stecco che non si sarebbe dovuto sciogliere mai: di un figlio che speriamo non smetta mai di cantare quel dialogo tra un uomo e una donna durato 50 anni.

 

 

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Dal lunedì al venerdì: 16:30 - 18:30 (esclusi festivi) e un’ora prima della rappresentazione
Martedì: 10:30 - 12:30 solo dal 23/09 al 22/11

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