con Luca Basile, Igor Petrotto, Stefania Autuori, Marco Zordan, Alessandro Marverti, Valerio Di Benedetto, Yaser Mohamed, Viviana Colais
di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields
regia Mark Bell
Due anni di repliche a Broadway, che continuano; quattro anni di repliche a Londra, vincendo l’Olivier Award (l’Oscar del teatro inglese) e proseguendo adesso le repliche; e a Parigi, il Premio Molière (analogo per il teatro francese), in Italia in tournée per la seconda stagione.
Potremmo definirla come una storia di Sherlock Holmes mixata con la comicità dei Monty Python, la storia di una compagnia amatoriale londinese che, dopo aver ereditato improvvisamente un’ingente somma di denaro, tenta di produrre un ambizioso spettacolo, che ruota intorno a un misterioso omicidio.
E’ uno spettacolo sulla linea della comicità dei film con Buster Keaton, Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio. La vicenda prende forma tra una scenografia che implode a poco a poco su sé stessa; e attori strampalati che, goffamente, tentano di parare i colpi degli svariati tragicomici inconvenienti che si intromettono tra loro e il copione, con estro e inventiva. Tra paradossi e colpi di scena gli attori non si ricordano le battute, le porte non si aprono, le scene crollano, gli oggetti scompaiono e ricompaiono altrove. Lo spettacolo si rivela una catastrofe e gli attori cominciano ad accusare la pressione, andando nel panico.
durata: 2 e 1/4 h con intervallo
COSI' LA CRITICA